Cenni artistici
Fregona si contraddistingue per un patrimonio storico-artistico caratterizzato talora da presenze rilevanti, come la celebre “Pala di San Giorgio”, dipinta da Francesco da Milano nel 1529, ora nella parrocchiale di Osigo, oppure il “Crocifisso e le Anime del Purgatorio” di Sebastiano Ricci nella chiesa arcipretale, dipinto nel 1704.
La chiesa arcipretale custodisce pure sculture del maestro del Canova, Giuseppe Bernardi Torretti, oltre a due tele della bottega del Tiziano: si tratta di una “Madonna con bambino fra i Santi Tiziano e Biagio” di Cesare Vecellio e “San Giovanni Battista con Santa Lucia e Santa Caterina d’Alessandria” del 1575, opera di Orazio Vecellio. Sul soffitto della chiesa si può ammirare un grande affresco del veneziano G. C. Bevilacqua, del 1826. Pregevole anche l’organo posto sopra la cantoria costruita da Zuane da Limana nel 1873. Numerose sono anche le opere d’arte di minore qualità, ma non per questo meno importanti come espressione dell’ambiente fisico e sociale di chi le ha prodotte, oltre che del buon gusto dei suoi abitanti.
Ville Padronali
Il territorio è contrassegnato anche da numerose ville padronali, espressione decentrata della dominazione di Venezia; in particolare la secentesca villa Troyer-Lucheschi De Mori-Salvador Bacchiani, che si fa ammirare per l’eleganza e armonia di ritmi che la contraddistingue, ma anche villa Altan-Pancetti alle Fratte, quella dei Todesco-Salvador alle Buse, dei Laurenti a Danese, dei Giustiniani in Borgo Piazza, dei Casoni in borgo Coisola e dei Carnielutti ad Osigo. D’interesse anche i numerosi capitelli e i centri storici come quello di Sonego, Piai, Osigo, con case dalla tipologia particolare dei sassi a vista.